ARCHIVIO CONTEMPORANEO

Attraverso lo studio che mette in relazione la moda al costume, crea un modello di Archivio che amplia le fonti e le voci oltre i dati oggettivi del prodotto. Grazie al lavoro di schedatrici con un profilo capace di seguire la schedatura classica ma con esperienze di archivi di moda internazionali, è nato un lavoro di vera e propria archeologia del manufatto che mette in luce l’Intelligenza Artigianale. Uno strumento che colma un vuoto sia nelle pubblicazioni tematiche che nella possibilità di dialogare con musei e strutture simili all’estero. L’Archivio Digitale e l’accordo con le sartorie si concentra molto sulle immagini delle opere con l’intento di entrare in spazi nuovi con prodotti multimediali compresa l’Intelligenza Artificiale. Le immagini saranno riprodotte con tecnologie che ne consentiranno un uso espositivo ma anche un utilizzo virtuale privato, aprendo un filone di utilizzo e commercializzazione nuovo per le sartorie.

L’archivio è concepito con un sistema digitale realizzato su misura. La schedatura é diventata un vero e proprio strumento di conoscenza secondo parametri nuovi suggeriti dai protagonisti (sarti, costumisti...) e dalla storia del cinema o della moda.

Così si genera un sistema mai chiuso grazie a tutte le potenzialità offerte dall’indagine realizzata sul design, sulle tecniche di realizzazione, sui dati storici ma anche sulla storia culturale, fotografia, cinema, rappresentazione e filosofia etica.

Un approccio performativo che vede l’Archivio come elemento vivo capace di rinascere in altre forme non solo come documento di consultazione ma anche come materia prima da reinventare.

Ispirato culturalmente anche dalla metodologia di approccio agli archivi di Saidiya Hartman, a come le "contro-narrazioni che recuperano il terreno ribelle delle vite umane” e quindi generare altre letture.